• Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn
  • YouTube
  • Twitter

Incontro con il sindaco di San Donato Milanese sull’imposta di soggiorno in vigore da marzo. La richiesta Confcommercio

 

Il Sindaco di San Donato Milanese, Francesco Squeri, ha incontrato le associazioni di categoria e le attività ricettive per illustrare i dettagli dell’imposta di soggiorno a carico dei non residenti che pernotteranno nelle strutture presenti in città a partire da marzo.

Migliorare i servizi pubblici e promuovere interventi per il recupero e la conservazione del patrimonio culturale e ambientale assicurando, al contempo, gli equilibri di bilancio, è la finalità del canone che sarà dovuto dai non residenti che soggiorneranno in città in una delle 74 strutture ricettive presenti a San Donato.

Il regolamento che ha istituito l’imposta prevede una serie di esenzioni. A non doverla pagare, in primis, saranno i minorenni, i portatori di handicap non autosufficienti, i malati che devono effettuare terapie in strutture sanitarie della Città Metropolitana di Milano, quanti assistono degenti ricoverati presso le stesse strutture e i volontari del sociale in servizio in occasione di particolari eventi o emergenze. La tariffa dell’imposta di soggiorno è regolata in maniera differenziata tra le diverse categorie delle strutture ricettive in modo da tener conto delle caratteristiche e dei servizi offerti dalle medesime, secondo criteri di gradualità: da un minimo di un euro fino a un massimo di cinque. In base alle strutture presenti, la tariffa di fatto applicata varierà da 2 euro (prevista per B&B, affittacamere, residence e hotel a 3 stelle) a 3 euro (applicate per gli hotel a 4 stelle). Sull’esclusione per chi soggiorna oltre 14 giorni è intervenuta l’Associazione territoriale Confcommercio di Melegnano, chiedendo che non si tenga conto, per i lavoratori ospiti delle strutture, dell’interruzione del weekend, quando i lavoratori rientrano nelle proprie città.

 

 

 

 

 

21/02/24
Categoria: Associazioni

Tipologia: Dalle associazioni